giovedì 31 maggio 2012

√ TERREMOTO: COLPA DEGLI IMMOBILIARISTI CATTIVI


Zone sismiche italiane - da eurometeo.com
La ricerca di eventuali responsabilità dei crolli e delle morti del terremoto in Emilia-Romagna è assolutamente legittima, e l'indagine della magistratura appare come un atto dovuto. Meno scontato, o meglio anzi scontatissimo l'esito del processo popolare che si sta celebrando sui media: il terremoto è colpa dei costruttori, degli immobiliaristi cattivi, che han tirato su i capannoni di cartone facendoli pagare a peso d'oro, e per forza poi che le fabbriche si sono sbriciolate. Dalli al palazzinaro insomma, qui in versione capannonaro senza scrupoli.

Ma le cose stanno davvero così? Pensate sia così facile, in una regione come l'Emilia Romagna, costruire infischiandosene delle prescrizioni di legge? Lasciando al doveroso accertamento caso per caso l'individuazione di eventuali responsabilità, un dato appare certo: le aree colpite dal sisma in Emilia sino al 2003 non erano classificate come zona sismica, quindi non era sin allora obbligatorio costruire con criteri antisismici. Come dichiarava in un'intervista al Corriere della Sera Alessandro Martelli, ingegnere dell’Enea di Bologna esperto di costruzioni in zona sismica:

"L’Italia è il Paese dell’Europa Comunitaria con il rischio sismico più elevato, e uno dei paesi industrializzati a maggior rischio sismico del mondo. Eppure, la prevenzione è iniziata solo nel 2003, con l’entrata in vigore della nuova normativa sismica e della nuova classificazione sismica del territorio italiano. Prima di quella normativa solo il 45% del territorio era considerato a rischio di terremoto, ora la percentuale è salita al 70%. E prima del terremoto dell’Irpinia, 1980, si riteneva a rischio solo il 25% del paese. Dopo anni di rinvii, la nuova normativa pone l’Italia all’avanguardia dal punto di vista dell’ingegneria sismica. Ma ancora oggi, oltre metà dell’edilizia italiana non garantisce un livello di sicurezza adeguato al territorio in cui è stata costruita".

Come ha commentato Oscar Giannino, "la norma è diventata coattiva solo dopo il sisma in Abruzzo del 2009 ma per le nuove costruzioni, non imponendo di fatto l’adeguamento sismico sul costruito ad eccezione di alcuni casi. La maggior parte delle scuole, palestre ed edifici pubblici ricadono nella medesima situazione. Questi sono fatti, non opinioni, di fronte ai quali il riflesso condizionato ostile all’impresa è invece partito di scatto. Perché è ideologico, non basato su fatti concreti e responsabilità individuate".

Va anche detto che in assenza di obblighi di legge, spesso prevale il fatalismo italico e la fiducia nello stellone. Anni fa un costruttore lombardo mi raccontava di aver edificato un building direzionale con criteri antisismici, e di averlo detto orgogliosamente a tutti i suoi acquirenti, effettivi e potenziali, dato che l'antisismico aveva comportato un aumento dei costi di costruzione - così mi disse - del 14 per cento. "Mi guardavano tutti con occhio vacuo facendo spallucce", concludeva con amarezza l'operatore, "non glie ne poteva fregare di meno". Chissà che i disastri non servano a risvegliare la sensibilità antisismica degli consumatori? Sarebbe un'amarissima lezione, ma si sa che in Italia per muoversi deve sempre esserci scappato il morto prima. E' possibile che di questi temi si parli solo ora che si piangono le vittime emiliane? L'Aquila non era bastata?

Mentre si avvia una riflessione sulla messa in sicurezza antisismica del patrimonio immobiliare consolidato (una rivoluzione epocale con un impatto economico impressionante), un dubbio però ci rimane. Guardate la classificazione sismica italiana aggiorntata al 2012: l'area terremotata in Emilia vi pare tra quelle ad alto rischio? In altre parole: c'è da fidarsi degli attuali parametri di sismicità?

Giuliano Olivati
Presidente Fiaip Bergamo
Delegato Cultura e Formazione Fiaip Lombardia





mercoledì 30 maggio 2012

√ TERREMOTO: QUANDO CROLLA LA CASA

Photo: trackback.it 
Quando crolla la casa, cessa di esistere il nostro mondo. Il terremoto ci fa comprendere, se ce ne fosse bisogno, il valore fondamentale della dimora, dell'abitare radicandosi in un contesto ambientale. La casa definisce il rapporto tra l'uomo e il mondo, e tra l'uomo e gli altri uomini che dimorano intorno a lui. Senza la casa, senza la città fatta di case, l'uomo perde la sua identità e vaga in cerca di un nuovo radicamento, di una nuova testata d'angolo da posare e sulla quale costruire.


L'immagine delle case diroccate, con il tetto scoperchiato e i muri sbriciolati, si sovrappone a quella dei capannoni collassati (la casa del lavoro), dei castelli smozzicati (la casa del potere), delle chiese devastate (la casa del Signore). Se ci pensiamo bene, senza la casa non siamo nulla. Senza la casa, o vivendo in container e roulottes, subiamo uno shock identitario violento e l'espulsione anche crudele dal mondo, fatto di case strade e capannoni e palazzi pubblici e chiese. Quelli che vivono nei trailer parks, i parchi di roulottes, in America vengono bollati dalle classi superiori con l'epiteto razzista di trash, spazzatura, anzi white trash e quindi non importa il colore della pelle, agli occhi del razzista Wasp se vivi in un camper sei peggio dei neri. Da noi nella vecchia Europa non si coniano epiteti così brutali, ma se non hai casa sei comunque fuori, sei un barbone senza identità sociale, una cosa buttata su un cartone sotto un mucchio di stracci, senza diritti e senza doveri.

Il crollo è in sé un evento spaventoso e traumatico, e non mi riferisco al rischio della vita ma al significato profondo. La casa che crolla perde la sua forma sostanziale e la sua identità ontologica, la materia assume la nuova "non-forma" delle macerie e la casa in quanto tale cessa istantaneamente di esistere; anzi basta una lesione profonda, una crepa larga, un tetto sfondato a far perdere l'abitabilità e quindi il suo essere-casa, dato che una casa inabitabile è una contraddizione in termini, come il circolo quadrato.

Il terremoto cambia in un istante le carte in tavola, anzi rovescia il tavolo da gioco. Gli orologi si fermano, il tempo dell'uomo viene meno e la realtà si deumanizza, tornando preda delle cose, come i calcinacci, le tegole sbriciolate a terra, le lamiere sfondate e senza senso.
Di qui il dolore degli abitanti dell'Aquila, che vedono la loro non-città dietro le transenne, spiano la loro vecchia casa (ora non più abitabile quindi non-casa) attraverso le reti rosse di cantiere; per questo la sofferenza è lancinante e la nostalgia del radicamento e dell'identità potentissima e assordante.

Chi non ha visto crollare la casa ma l'ha solo sentita tremare e ondulare, come è successo nel nord Italia, ha subìto comunque lo shock della perdita di fiducia nella sua dimora, che improvvisamente si è trasformata da rifugio familiare in una trappola potenziale. In questo il sisma ondulatorio è più pesante di quello sussultorio, in quanto fa perdere la correlazione spaziale ascissa/ordinata e con essa ogni punto di riferimento. E anche qui, senza il rapporto fiduciario con la sua dimora, l'uomo ritorna ad essere un bambino smarrito in balia di forze superiori e oscure: non a caso la paura generata dal terremoto è il terror panico, scritto nei livelli più ancestrali del nostro dna.

Senza la casa l'uomo sopravvive, certo, ma è un po' meno uomo, e resta alla ricerca di un altrove. Ricordiamocene quando parliamo con i nostri fratelli abruzzesi o emiliani e non banalizziamo mai la casa e il suo significato profondo. Ricordiamocene anche quando trattiamo del "tema casa", e cerchiamo di portare rispetto a questa parte così importante dell'identità e dell'esperienza umana.

Giuliano Olivati







lunedì 28 maggio 2012

√ L'ULTIMA PAROLA: IL VOSTRO AGENTE IMMOBILIARE OLIVATI NELLA TANA DEI BLOGGER

Giuliano Olivati (primo da sx)
con la gang de L'ultima parola negli studi Rai di Milano

Photo: Damiano Crognali  - crognali.it 
Venerdì 25 maggio sono stato invitato a partecipare all'Anteprima web de L'ultima parola, il talk show politico in onda in seconda serata sui Rai2. L'Anteprima è da sempre la palestra dei blogger politici italiani, che ho avuto il piacere di conoscere di persona dopo aver a lungo interagito con loro via Twitter. 

All'Anteprima de L'ultima parola, che va in onda in diretta streaming sul web, ho partecipato a titolo personale, esprimendo pareri politici personali (del resto quello è lo spirito del contenitore). Siccome io sono io nella mia interezza e mi risulta scomodo tagliarmi in due, fatalmente ho colto l'occasione per parlare anche del mercato immobiliare e dell'attività di informazione portata avanti da Fiaip Bergamo/Lombardia per arginare il vento di follia mediatica che si è abbattutto sul "tema casa", dove ormai tutti si sentono autorizzati a fare qualsiasi tipo di sparata e se ne sentono di tutti i colori.

I social network come Twitter e Facebook consentono un contatto diretto con le persone e permettono quindi di fare controinformazione, correggendo le imprecisioni e i sensazionalismi dei media. Infatti i blogger che partecipano al progetto di Rai2 rappresentano un diverso (e spesso più approfondito) punto di vista sulla realtà politica, sociale ed economica dell'Italia in un momento certo non facile per il nostro (e non solo nostro) sistema-paese.

Ringrazio Gianluigi Paragone, conduttore e big boss della trasmissione, Giulia Cazzaniga che conduce l'Anteprima web, il social media editor Alessandro Scarano, la regia e lo staff tecnico. Come non menzionare tutti i blogger politici che fan parte della community de L'ultima parola? Essi, più o meno giovani (alcuni anche meno in effetti) hanno avuto rispetto di un attempato agente immobiliare e, come sempre, hanno fermentato il dibattito nella nuova agorà a cavallo tra Tv e web 2.0.

Ora che ci ho preso gusto, chissà che sia stata la prima ma non l'ultima volta che mi farò vedere da loro?

Giuliano Olivati

La mia video intervista (da min. 35)

mercoledì 23 maggio 2012

√ Mercato Immobiliare 2012: intervista a Giuliano Olivati Presidente Fiaip Bergamo


Mercato Immobiliare 2012: intervista a Giuliano Olivati Presidente Fiaip Bergamo

Posted by Justimmobili | Posted in Mercato Immobiliare | Posted on 23-05-2012


Mercato Immobiliare 2012Oggi faremo il punto sul mercato immobiliare del 2012 grazie all’intervista concessa da Giuliano Olivati Presidente Fiaip Bergamo e delegato cultura e formazione per Fiaip Lombardia.

Acquirenti e Venditori, vuole farci una analisi sui due principali attori del mercato immobiliare che determinano l’andamento delle compravendite e magari fornire dei suggerimenti?

Oggi sia acquirenti che venditori rischiano di perdere concretezza, a causa di una situazione di mercato di non facile lettura. I venditori continuano spesso a chiedere per casa loro i prezzi del 2007, picco del precedente ciclo immobiliare: si tratta di una richiesta legittima ma esorbitante rispetto agli attuali valori di mercato, mediamente inferiori del 30%.
A questo punto, se non si vuole vendere, se non c’è una reale motivazione, meglio prenderne coscienza e magari affittare la casa piuttosto che rimanere con anni e anni di sfitto nell’illusione di trovare un improbabile “amatore” (figura mitologica) con la macchina del tempo che ci riporta al magico 2007.
Anche gli acquirenti perdono un sacco di occasioni nell’illusione di trovarne sempre di migliori e a prezzi inferiori…ma a un certo punto bisogna fare una scelta, altrimenti le case interessanti se le compra qualcun altro. A entrambi, venditori e acquirenti, gli agenti immobiliari professionali suggeriscono concretezza e realismo, per concludere l’affare “qui e ora”, dato che il passato è passato e il futuro è solo una potenzialità.

I centri studi, bollettini immobiliari ecc… possono essere considerati secondo lei una fonte attendibile su cui acquirenti, venditori ed agenti immobiliari possono fare affidamento?

Dipende. Troppo spesso si leggono dati e percentuali fuori dal mondo e si va da un estremo all’altro. C’è chi dice che i prezzi crolleranno del 50 per cento in pochi mesi, e chi ribatte che siamo di fronte solo a ritocchi e assestamenti dei valori. Sbagliano entrambi, e sinceramente io mi fido solo di osservatori con prezzi rilevati dagli agenti immobiliari, gli unici che abbiano conoscenza del reale venduto.
Io mi fido solo dell’Osservatorio Fiaip, per la precisione, e sono assolutamente di parte in quanto sono direttore responsabile dell’Osservatorio immobiliare Fiaip Bergamo, ma so la fatica e la cura che ci mettiamo nella rilevazione e rielaborazione statistica dei valori, e posso fidarmi del risultato. Altri rispondono ad interessi particolari, rialzisti o ribassisti, e perdono qualsiasi attendibilità.

Perché non ci parla anche degli Agenti Immobiliari degli attuali vizi e virtù E di come potrebbero aiutare acquirenti e venditori a giungere ad un accordo profittevole per entrambi considerando l’attuale situazione non facile del mercato immobiliare?

Gli agenti immobiliari professionali, e parlo per Fiaip essendo presidente provinciale di Bergamo e delegato regionale alla cultura e formazione, oggi più che mai sono indispensabili per chiudere la forbice tra domanda e offerta, praticare il repricing sulle richieste irrealistiche, da un lato, e dall’altro non far sfuggire un buon affare all’acquirente.
Ci vuole più mediazione per far dialogare proprietari e acquirenti, e maggior qualità professionale dell’agente immobiliare. Infatti come Fiaip Lombardia abbiamo creato il Servizio formazione permanente con corsi gratuiti per gli associati su tutte le materie di aggiornamento tecnico, giuridico e commerciale.
Inoltre abbiamo un sistema di crediti formativi per rendere visibile ai consumatori il percorso professionale e le competenze degli agenti immobiliari associati, che certifichiamo basandoci sullo Standard europeo UNI EN 15733 “Servizi degli agenti immobiliari”.

Come vede il futuro del mercato immobiliare da qui a 5 anni?

Credo che da questa fase di crisi e riduzione dei valori non usciremo presto. Tutti dobbiamo rendercene conto, venditori, acquirenti, centri studi e agenti immobiliari, se vogliamo restare sul mercato e non fare finta.

Nella puntata di BALLARO’ del 13 marzo 2012 si è parlato di IMU e di pesanti ripercussioni sul mercato immobiliare, cosi come è stato fatto dai mass media in generale,  cosa ne pensa? E come pensa che potrebbe essere arginato il problema di questo nuovo balzello?

Siamo alla follia, sull’Imu si è detto tutto e il contrario di tutto, terrorizzando i consumatori e paralizzando il mercato immobiliare. In realtà l’Imu prima casa passa come prelievo fiscale, dai 3 miliardi della vecchia Ici ai 3,4 della nuova imposta.
A nessuno piace tornare a pagare una tassa sull’abitazione principale che qualcuno ci aveva illuso non sarebbe mai tornata, ma per la prima casa, che è il nostro core business, possiamo parlare di sostanziale sovrapponibilità (non fotocopia) delle imposte vecchia e nuova. Orbene fino al 2007 si pagava l’Ici sulla prima casa, e l’immobiliare tirava alla grande: non è dunque questo balzello la causa della crisi del real estate.
Sulla prima casa, come ha comunicato il Governo, in media si pagheranno circa 235 euro. Se il contributo si calcola in base al numero dei proprietari sarà in media di 194 euro. Col sistema delle detrazioni, molte famiglie con figli a carico, e anche qualche single con appartamento non troppo costoso, scopriranno con sorpresa di avere l’Imu prima casa azzerata. Non sembra dunque il caso di abbandonarsi al terror panico. Internet, stampa e Tv stanno facendo interessato allarmismo per lucrare audience da una parte, e per stornare i risparmi degli italiani dal mattone ai titoli di stato e alla borsa, dall’altra.

martedì 22 maggio 2012

√ FIAIP BERGAMO/LOMBARDIA: AGENTI IMMOBILIARI E HOME STAGING

Giuliano Olivati

Il tema dell'home staging, oggi molto dibattuto, è importante per far acquisire agli agenti immobiliari italiani qualche "trucco del mestiere" che ci consente di fare fotografie commercialmente valide degli immobili in vendita e prepararli in modo efficace per la visita dei clienti. Negli Stati Uniti, dove la crisi ha morso il mercato immobiliare prima e molto più profondamente che da noi, nessun agente immobiliare accetterebbe di mostrare case sporche, disordinate, con mobili arraffazzonati e accatastati come spesso siamo costretti a fare noi nella civilissima Italia. Impariamo dagli americani qualche dritta per non far scappare i clienti dagli immobili che presentiamo loro: in una fase di mercato come quella attuale non ce lo possiamo proprio permettere. 

Questa è la prima ragione dell'inserimento della materia home staging nel piano formativo Fiaip Lombardia (Standard UNI EN 15733 Art 6.2.1.2): evitando americanate ed eccessi televisivi, forniamo agli agenti immobiliari professionali i principi base per rendere accoglienti e attraenti le case che ci vengono affidate per la vendita o l'affitto, aiutando i consumatori a proiettarsi negli ambienti e capire se si tratta della casa giusta per le loro esigenze.

La seconda ragione, più politica, è che da un lato l'home staging è molto popolare in TV, dove le trasmissioni sul tema stanno inseguendo il successo dei programmi di cucina; dall'altro lato alcuni home stager e - ahimé - anche talune loro associazioni, approfittando di questo lancio mediatico, stanno propagandando ai consumatori, cioè ai nostri clienti, un messaggio per noi assai pericoloso, in soldoni "gli agenti immobiliari non sono professionali, noi invece abbiamo conoscenza del marketing immobiliare e della psicologia della vendita". E' come se i fotografi dicessero che gli agenti immobiliari non sanno fotografare le case e loro sì, dunque loro sono più professionali di noi: si tende a confondere la parte con il tutto, ovviamente a nostro svantaggio. 

Proprio per riappropriarci in toto del marketing immobiliare, che è nostra e solo nostra prerogativa, è utile comprendere le dinamiche dell'home staging (che altro non è che la corretta presentazione degli immobili ai potenziali acquirenti o inquilini), per essere noi a proporle ai nostri clienti. Un altro problema è che i corsi di home staging hanno costi esorbitanti, che passano regolarmente i 1000 (ma anche 2mila) Euro a giornata, come pure l'intervento degli stager su un immobile può essere tariffato (dicono loro) fino al 1% del prezzo di vendita (sic): ce n'è quanto basta, come capite, per mettere ordine in una materia interessante ma che non deve assolutamente sfuggirci di mano.

Dobbiamo dire con chiarezza che l'home staging è una funzione ovvero una parte del marketing immobiliare, e non "il" marketing immobiliare tout court, e altrettanto chiaramente ribadire che è l'agente immobiliare che organizza il marketing plan per la commercializzazione degli immobili che ha incarico di vendere o locare. L'home stager quindi è un collaboratore dell'agente immobiliare (alla stregua del fotografo che venisse chiamato a fare un servizio fotografico), e non viceversa. L'home stager, come collaboratore dell'agente immobiliare, potrà essere pagato per la sua consulenza dall'agente immobiliare, dal proprietario di casa o fifty-fifty, ma non potrà mai vendere o affittare immobili, in quanto non è agente immobiliare: se lo fa lo fa abusivamente, alla stregua del portinaio o della parrucchiera all'angolo. 

Quindi agli agenti immobiliari suggeriamo di prestare attenzione all'home staging, diventando essi stessi stager o avvalendosi della collaborazione degli stager; agli home stager diciamo che se vogliono una provvigione sulla casa in vendita o in affitto, devono fare una cosa sola: corso con piano di studi regionale ed esame da agente immobiliare presso la locale Camera di commercio, poi potranno aprire la loro agenzia immobiliare (con una forte impronta home staging) e percepire una regolare provvigione sugli affari intermediati (con tutte le responsabilità che la legge pone in capo agli agenti immobiliari, come la registrazione di preliminari e contratti di locazione e la procedura antiriciclaggio sconosciuta ai mediatori abusivi). 

Tertium non datur, a meno di non voler violare la legge: ma non crediamo che gli home stager amino porsi come una categoria di abusivi violatori di leggi.

Giuliano Olivati
Presidente Fiaip Bergamo
Del. regionale Cultura e Formazione
www.fiaipbergamo.it

giovedì 17 maggio 2012

√ FIAIP BERGAMO: AGENTI IMMOBILIARI, TUTTO CAMBIA O NULLA CAMBIA?


Tra nuove regole in Camera di commercio e il "caso home staging"

Convegno Fiaip Bergamo, 16/05/12
Al Convegno di aggiornamento degli agenti immobiliari professionali Fiaip Bergamo, nella sede cittadina di via Milano, due temi hanno raccolto oltre cinquanta operatori del real estate venuti da città e provincia: la nuova legge sulla mediazione immobiliare e l''home staging. Il primo argomento, trattato dal dirigente della Camera di commercio Andrea Vendramin, è quello della legge di conversione della direttiva Bolkestein dell'Unione europea, che apre alla libera circolazione degli agenti immobiliari tra gli stati comunitari. "Sembra che nulla cambi rispetto a prima" dichiara Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo e delegato regionale cultura e formazione, "ma siamo convinti che questo sia il primo passo verso una riforma europea della professione di agente immobiliare. Ringraziamo la Camera di commercio per essere venuta per la prima volta nella nostra sede ad incontrare gli agenti immobiliari professionali, e continuiamo a certificare la formazione dei nostri associati in base allo Standard europeo UNI EN 15733 "Servizi degli agenti immobiliari": Fiaip Bergamo e Lombardia - conclude Olivati - da questo punto di vista sono già a pieno titolo in Europa". 

Va in pensione il ruolo camerale degli agenti immobiliari, che dovranno fare un'iscrizione specifica al registro imprese come agenzie immobiliari per poter continuare ad operare, confermando con la Scia (segnalazione certificata inizio attività) il possesso dei requisiti professionali degli agenti immobiliari, che non sono cambiati: si tratta sempre del diploma di scuola media superiore, corso propedeutico con piano di studi regionale (la Lombardia, con 220 ore di corso, si conferma la regione che forma meglio gli agenti immobiliari in Italia), e alla fine esame abilitante presso la locale Camera di commercio. Immutata anche l'assicurazione obbligatoria RC rischi professionali, che fa degli agenti immobiliari gli unici professionisti assicurati per legge a tutela dei consumatori. Quali le novità? Ogni agenzia o unità locale dovrà avere almeno un agente immobiliare abilitato, preposto al rapporto commerciale con la clientela, e un apposito cartello nei locali dell'agenzia riporterà i nominativi degli agenti immobiliari operanti nella struttura. Torna anche il tesserino, un badge identificativo che verrà rilasciato dalle Camere di commercio agli agenti immobiliari operativi, il cui elenco aggiornato in tempo reale verrà pubblicato sul sito web camerale.

Molto seguito anche il workshop sull'home staging (ossia la corretta preparazione e presentazione commerciale degli immobili) tenuto da Fulvia Fabbri di Bergamo Home Staging. "Evitando americanate ed eccessi televisivi - commenta Olivati - forniamo agli agenti immobiliari professionali i principi base per rendere accoglienti e attraenti le case che ci vengono affidate per la vendita o l'affitto, aiutando i consumatori a proiettarsi negli ambienti e a capire se si tratta della casa giusta per le loro esigenze".

Ufficio stampa Fiaip Bergamo

√ OLIVATI (FIAIP BERGAMO): BASTA CON IL TERRORISMO SULL'IMU, SI' ALLA CORRETTA INFORMAZIONE


LETTERA A L'ECO DI BERGAMO
Giuliano Olivati
Sull'Imu e sull'Ici sono scorsi in questi ultimi mesi fiumi di inchiostro e di parole, con una disinformazione allarmistica che ha spesso turbato e disorientato i contribuenti. Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo, in una lettera al direttore pubblicata il 7/05/12 ringrazia L'Eco di Bergamo per un servizio illuminante sull'Imu. Ricordiamo che l'Ici prima casa venne abrogata dal governo Berlusconi, con publicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 28/05/08 del DL n. 93 del 21/05/08, mentre il governo Monti ha introdotto l'Imu (sostitutiva dell'Ici) anche sulla prima casa [decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 (Decreto Salva Italia convertito nella legge 22 dicembre 2011 n. 214) con modifiche introdotte dal decreto legge 2 marzo 2012 n. 16 coordinato con la legge di conversione 26 aprile 2012 n. 44 (Gazzetta Ufficiale n. 99 del 28 aprile 2012, Supplemento Ordinario n. 85)].

Caro direttore,  
                     a nome degli agenti immobiliari professionali Fiaip Bergamo la ringrazio per l'ottimo servizio sull'Imu pubblicato dal suo quotidiano di domenica 6 maggio, che tranquillizza i contribuenti non nascondendo né edulcorando la realtà delle tasse da pagare, ma fornendo un prospetto chiaro e comprensibile degli importi e delle detrazioni. Ne esce confermato quanto da noi sempre sostenuto, ossia la sostanziale (anche se non di tratta di una fotocopia) sovrapponibilità, per quanto riguarda la prima casa, della vecchia Ici che si pagava fino al 2008 e della nuova Imu che si deve pagare oggi. Oggi anzi molte famiglie con uno due figli scopriranno con sorpresa che per il gioco delle detrazioni non dovranno pagare nulla, e anche più di un single con un appartamento prima casa non troppo costoso si ritroverà esentato. Chiaro che a nessuno piace tornare a pagare una tassa che era stata abolita, e chi scrive non fa eccezione: ma non è possibile che la stampa e le TV nazionali continuino a fare disinformazione sulla pelle dei cittadini. Oggi, per fare l'ultimo esempio, Lucia Annunziata nella sua rubrica domenicale in diretta, "In mezz'ora", è riuscita a dire che il governo Berlusconi aveva abolito l'Ici tout court (mentre era stata tolta solo sulla prima casa), senza presentare uno straccio di cartello o "specchietto" delle aliquote e detrazioni: e poi ci stupiamo che i cittadini, terrorizzati da ciò che non conoscono, si paralizzino e smettano di comprare case? Tra l'altro l'Imu è qui per rimanere, dato che i sindaci di tutti gli schieramenti politici intervenuti nel dibattito televisivo di "In mezz'ora" hanno ribadito la richiesta che l'Imu resti ai Comuni, che a loro dire non potrebbero chiudere i bilanci senza questa tassa sugli immobili che c'è in tutti gli Stati del mondo occidentale. Purtroppo dobbiamo rilevare che sulla questione Imu la stampa nazionale e la Tv vendono la paura, e stanno lucrando audience su disinformazione e terrorismo contro il settore immobiliare (già in crisi di suo). D'altro canto vi sono lobby che hanno interesse a dirottare i risparmi degli italiani sulla borsa e sui titoli di stato, sempre a scapito del caro vecchio mattone, bene rifugio per eccellenza. Per avere espresso queste semplici considerazioni di buon senso ho subìto insulti e attacchi scomposti, cosa che mi ha molto divertito ma è indice del fatto che su questi temi è difficile non perdere la testa, e il ruolo della corretta informazione diventa non solo prezioso ma insostituibile. Un vecchio proverbio arabo dice che "la verità non muore mai": speriamo che nel frattempo non muoia il settore immobiliare, travolto dallo tsunami della disinformazione.


Giuliano Olivati
Presidente Fiaip Bergamo

√ FIAIP BERGAMO ALLA 10.A GIORNATA DELL'ECONOMIA IN CAMERA DI COMMERCIO

Giuliano Olivati, presidente degli agenti immobiliari professionali Fiaip Bergamo, ha parlato della situazione del mercato immobiliare nel primo quadrimestre, con un intervento nell'ambito della 10.a Giornata dell'Economia della Camera di Commercio di Bergamo. Di seguito il testo del suo intervento.

Osservatorio immobiliare Fiaip Bergamo: situazione primo quadrimestre 2012

"Dopo un avvio interessante con una timida ripresa di transazioni sostenute dal grande interesse per la casa da parte di famiglie e investitori, il mercato immobiliare si è pietrificato a partire da marzo, a causa di un clima di eccessivo allarmismo e incertezza sulla tassazione dei cespiti immobiliari, sulle aliquote Imu in gran parte non ancora deliberate dai Comuni, e per lo spauracchio di nuove tasse patrimoniali. Il confronto con la già difficile congiuntura ci fa capire che solo la ritrovata stabilità della situazione fiscale potrà far tornare attiva la domanda. La voglia di casa dei bergamaschi si scontra poi con un’offerta spesso su valori irrealistici e ancorati ai livelli di prezzo del 2007, picco del precedente ciclo immobiliare, oggi non più proponibili a causa della ridotta performance economica generale e delle incertezze del mercato creditizio e dello stesso mercato del lavoro. La prospettiva per il 2012 resta pertanto negativa, sia in termini di volumi che di prezzi di vendita."

Ufficio stampa Fiaip Bergamo

martedì 1 maggio 2012

√ BERGAMO, PRESENTATA LA NUOVA MODULISTICA IMMOBILIARE FIAIP LOMBARDIA


Servizio formazione permanente, convegno "Dall'incarico al preliminare, contrattualistica di base"
I relatori: da sx Marchese, Grumetti, Olivati
"Secondo lo standard dell'Unione europea gli agenti immobiliari professionali sono operatori giuridici, perché non producono merci ma contratti preliminari di compravendita e contratti di locazione. Per questo la modulistica, gli incarichi di vendita e i contratti preliminari sono i ferri del mestiere degli agenti immobiliari professionali, e il nostro Servizio formazione permanente attribuisce specifici crediti formativi agli associati che seguono i nostri corsi, convegni e seminari". Lo ha dichiarato Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) e delegato regionale alla cultura e formazione, durante il convegno "Dall'incarico al preliminare, contrattualistica di base" (clicca qui) svoltosi nella sede bergamasca della federazione. 

Marco Grumetti, coordinatore dell'ufficio studi Fiaip Lombardia, ha presentato la nuova modulistica regionale della federazione, che si affianca a quella nazionale, come "uno strumento snello e agile per dare trasparenza e tranquillità ai consumatori, accurato dal punto di vista giuridico ed efficace nei rapporti commerciali". 

Molto seguita e punteggiata di quesiti della platea la relazione giuridica dell'avv. Ernesto Marchese, consulente legale della federazione lombarda, sull'incarico di mediazione e il contratto preliminare di compravendita, con particolare attenzione all'individuazione delle clausole vessatorie e all'equilibrio contrattuale nei moduli prestampati, come previsto dal Codice del consumo.

Ufficio stampa Fiaip Bergamo